~Future Hogwarts:Scuola di magia e stregoneria~ [GDR su Harry Potter]

Alunna o Collega?

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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 30/10/2008, 23:02




Piccoli boccoli d'oro tintinnavano delicatamente lungo il collo della Professoressa Deaver intenta a camminare lungo il corridoio del secondo piano, dopo aver evitato brillantemente la scala mobile del terzo piano.
Il suo primo giorno di lezione: drammatico.
Si era aspettata di affrontare i bambini del primo anno invece si era ritrovata una massa di adolescenti dell'ultimo anno, Serpeverde e Grifondoro per la cronaca, e poté constatare che il rancore che le due case si portavano da millenni, non era affatto scomparso.
Aveva dovuto richiamare - Lei! aveva alzato la voce! - due ragazzi delle casate opposte: questioni di sangue. Ancora. Stesse motivazione.
Sospirò avvilita mentre tra le mani stringeva un libro di Storia Antica - Le Guerre del Male - di un autore molto interessante. Oscar Stronvenco era stato un grande studioso della Grande Guerra Magia che aveva visto come protagonisti il famigerato Harry Potter e Tom Marvolo Riddle; ma la cosa più interessante era che Mr Strovenco aveva preso le parti del Signore Oscuro.
Era senz'altro un libro innovativo e originale che aveva appositamente chiesto a sua Nonna di farle avere.
Per chi?
Le guance si tinsero oscenamente di color pesca.
All'improvviso si fermò di fronte a una porta con un espressione un pò agitata sul volto. Oddio ma perchè si sentiva come una scolaretta che andava a chiedere un'informazione a un Professore?
Diamine! Lei era una sua collega!
Ispirò l'aria antica di Hogwarts e lesse in silenzio la targhetta in oro dell'ufficio di Storia della Magia: Professor M. Rippner.
Bussò frettolosamente, quasi avesse paura di far troppo rumore e attese una risposta dall'altra parte.
 
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CAT_IMG Posted on 2/11/2008, 09:29
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Nessuno più di me può capire come una passione morbosa ti influenzi la vita. Ti tiene sveglio la notte e di giorno non fai che pensare a lei: il cuore pompa sangue marcio che ti rende a tratti insofferente, a tratti trasognante. In quanto a me, e penso realmente di essere un'estrema eccezione e un parto malsano, questi due tratti nel mio animo si uniscono in una pozione che bolle a fuoco lento e brucia più del fuoco.
Come sempre, quando voglio una cosa la ottengo: casualmente la cattedra di Storia della Magia, a Hogwarts, era vacante; casualmente l'ho ottenuta, e con estrema facilità. Avrei ucciso, e non è ancora troppo tardi per farlo realmente, pur di ricoprire il ruolo da me scelto, questo specchio per le allodole che, secondo progetti perversi, avrebbe attirato a me quella mia magnifica Musa dell'orrore. Ma da giorni siedo dietro questa vecchia cattedra ammuffita, da giorni percorro i corridoi della scuola e le uniche bionde che ho incontrato sono facili ragazzette che darebbero tutto pur di un voto dignitoso, forse perfino il corpo. Non ho che da desiderare e prendere, in questo castello: non c'è neppure divertimento, se la preda chiede a viva voce di essere presa.
Il mio animo arido sente qualcosa in questi giorni. Oserei dire che sono.. affranto. Seduto sulla poltrona che ha fatto accomodare i più illustri storici della magia dediti all'insegnamento, osservo fogli su fogli, file di libri e altri sistemati con patologica perizia su grandi librerie: la mia biblioteca personale. Infine la porta in legno massiccio, quando un lieve bussare attrae la mia attenzione. Che sia l'ennesima Serpeverde in cerca di attenzione da parte di uomini maturi? Sospiro.

« Avanti. »
Mi manca perfino quella sadica voglia di..

 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 7/11/2008, 12:50




« Avanti. »



La voce di Mathias Rippner la rese nervosa. Doveva finirla! Certamente il Professore di Storia della Magia aveva un tono di voce allenato per catturare l'attenzione dei suoi studenti però era senz'altro...piacevole.
Posò la mano candida sulla maniglia e l'abbassò spingendola un pò. La porta cigolò lievemente ma Annabell entrò nella stanza con passo leggero e sicuro.
Gli occhi verdi del Rippner la inchiodarono sulla soglia e la Strega sorrise con dolcezza.
« Buongiorno Professor Rippner... » cominciò lei con titubanza con gli occhi fissi sulla scrivania - li aveva abbassati! - « Posso disturbarla o...? » indietreggiò di un passo non sapendo se l'aveva disturbato in un momento poco opportuno.


 
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