~Future Hogwarts:Scuola di magia e stregoneria~ [GDR su Harry Potter]

Una lettera

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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 16:36




Una lettera poteva cambiare completamente l' umore di un uomo? Ovvio, che domanda scontata.
Da una lettera si potevano ricevere notizie belle o brutte di qualsiasi genere, quindi era ovvio che ciò accadesse.
Così a me. leggere quel messaggio da parte di Annabel mi aveva tolto un bel chiodo fisso dal cervello. Insomma, era anche giusto che ci pensassi dopotutto. Erano anni che non mi capitava di incontrare una ragazza così. Alla mia età tutte erano già troppo cresciute, spariva quasi completamente l' innocenza, il rossore sulle guance ed i sorrisi delicati e gioiosi.

Quella mattina andai ad Hogwarts, felice che lei ce l' avesse fatta. E così Annabel Deaver era una professoressa della cara vecchia Hogwarts.
Ai miei tempi i professori di quella scuola erano tutti vecchi bacucchi, solo ultimamente il corpo docenti si era ringiovanito.
E se le altre professoresse erano come Annabel tornare indietro con gli anni non era una poi così cattiva idea.

Varcai la soglia del castello, mi diressi verso i corridoi. Era pomeriggio inoltrato, quasi il tramonto. Lei sicuramente non stava facendo lezione e sicuramente era libera. Almeno, a quelll' ora doveva essere così.
Con una sorpresa in mano quindi bussai alla sua porta, portando la mano dietro la schiena per non farle vedere la piccola sorpresa. Sennò a che serviva fargli vedere tutto e subito?

 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 16:52




Una lettera, già.
Si era aspettata una lettera da un'altra persona ma non dai sua Nonna!
Non una lettera normale..una Strilettera! Una stramaleditissima Striletta rossa con i denti aguzzi!
Verso l'ora di pranzo per tutto il Castello si era sentita rieccheggiare la voce di Nonna Cassandra Deaver.
-" Tu! Come puoi aver fatto una cosa del genere alla tua amata Nonna!? Tu non devi diventare una Professoressa! Sei sprecata! Tu devi continuare i tuoi studi sulla Divinazione! Tutti devono conoscere il tuo potenziale! Torna immediatamente in Germania! Dirò tutto a tuo padre! Signorina non sfidarmi! "-
E Annabell di tutta risposta aveva scritto -" Grazie per gli auguri Nonnina, ci vediamo a Natale "-
Lei aveva sempre sognato di tornare a Hogwarts e insegnare. Era una cosa che le piaceva da morire e, per una volta, aveva deciso di non dare ascolto a sua Nonna - tanto aveva convinto il Padre a patto che Annabell non avesse lasciato completamente gli studi sulla Divinazione e continuare ad andare alle cene-noiosissime dei Pensatori di Artemide - così eccola lì: aveva fatto di testa sua per la prima volta in tutta la sua vita.
Sensi di colpa?
Si, a palate!!!!
Ma ormai era fatta, la Preside l'aveva accolta benevolmente e non aveva nessuna intenzione di deluderla. Stava giustappunto stilando il Programma dell'anno scolastico quando sentì bussare alla sua porta.
Non si era ancora presentata agli studenti - Lunedì avrebbe fatto la sua comparsa dopo la festa di pensionamento dell'altra insegnante - e si domandò chi fosse.
Probabilmente la preside...o qualche Professore.
-<< Avanti. >>- disse con tono curioso interrompendo le sue mansioni.


 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 17:25




Sentii la voce di lei dire avanti e storsi appena il naso. Se avesse aperto lei sarebbe stato tutto più ad effetto.
Ma poco male. Aprii la porta lentamente, entrando defilato sempre con la sorpresa dietro la schiena mi richiusi la porta alle spalle e le diedi il tempo di riconoscermi.
Poi parlai, mostrandole un mazzo do fiori. Non esagerato, era per farle gli auguri. Già, bisognava sempre festeggiare un nuovo lavoro, no?

« E' permesso porgere un piccolo dono alla nuova prof di Incantesimi di questa scuola? »

Dissi con un sorriso sulle labbra.
L' avevo avuta in mente praticamente tutta la settimana.
Sorridere nel vederla era la cosa più naturale che potessi fare in quel momento.



 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 12/10/2008, 18:42




Ma che bella sorpresa.
Dopo una strillettera la presenza di Alex Knight era quello che ci voleva anche se la sottoscritta aveva impegato circa quattro giorni ad inviare quella lettera.
Aveva anche rischiato di rompersi l'osso sacro dalla Torre dei Gufi tentando di riacchiappare Artemide per le zampe dopo che aveva spiccato il volo con la lettera perchè la sua padrona aveva ripensato alla mossa azzardata.
Ma il piccolo Gufo si era defilato in fretta e furia, stufo di aspettare i comodi della padrone.
E, sinceramente, non ci aveva sperato.
Insomma era ovvio che quella sera Alex c'era rimasto male ma...voleva fargli capire che in fondo era un bravo ragazzo e non le dispiaceva affatto la sua compagnia.
Anzi, quando lo vide entrare nella sua stanza, un semplice sorriso di sorpresa sbocciò sul suo viso.
La Professoressa si alzò dietro la cattedra rivelando il suo vestito lungo di velluto di colore blu, con le maniche a tre quarti. Sul petto brillava un ciondolo, una lettera precisamente: A.
CITAZIONE
« E' permesso porgere un piccolo dono alla nuova prof di Incantesimi di questa scuola? »

« Alex! » esclamò onorata di quel piccolo dono. La sua voce era pacata e dolcemente bassa e quando uscì dalla sua postazione facendo il giro del tavolo, si portò una mano sulla bocca sorridendo ancora di più.
« Non dovevi. » lo riproverò dolcemente guardandolo negli occhi e inclinando la testa di lato.
« Grazie, un pensiero davvero gentile. Come stai? » chiese avvicinandosi a lui mentre con la telepatia fece levitare un vaso da fiori vuoto dalla stanza affianco, dove si trovava il suo alloggio.
 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 13/10/2008, 22:03





Non dovevo mai far nulla?
Certo che no! Ogni gesto che le poteva portare un minimo piacere, un minimo sorriso sulle labbra per me era sempre un piacere. Inutile dire che la mia attenzione in quel periodo di tempo si era incanalata su di lei.
Mi aveva colpito nel senso bello del termine, anche se un pò di amaro in bocca (oltre che il dolceper quel leggero sfiorarsi di labbra) mi era rimasto.
Ma non era un motivo valido per tenere un muso infantile, non era un motivo valido per avere paura di rivederlo.
Ero un ragazzo concreto, ma che in parte credeva ancora nei valori romantici delle cose.
Credevo nell' attrazione fatale e chissà, forse ci sarebbe stata.
Ma no, non era più quello il mio primo pensiero, come improvvisamente mi era venuto in quel prato di Diagon Alley.
Ero li semplicemente per rivederla.
Tutto qui, nulla di più innocente, nulla di meno opportunistico. Solo una visita di piacere.

« Bene, grazie.
Ed a te come sembra stare dall' altra parte della barricata?
»

Quelle parole non potei non dirle con un sorriso.
Che pensiero infantile e poco adatto alla mia età. Ma tuttavia sette anni in quel posto non si scordavano. Si rimaneva sempre degli studenti della cara vecchia Hogwarts finché non si diventava professori.
E quella era una sensazione forse strana, che mancava tra le mie esperienze.
Per fortuna degli studenti.



 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 13/10/2008, 22:15




Prese i fiori e li lasciò cadere nel vaso con un semplicegesto, Il rumore dell'acqua che si scontrava con le radici tagliate regalò una strana sensazione di benessere alla giovane, ma soprattutto fu inebriata dallo splendido profumo.
« Mi servivano proprio dei fiori in questo posto 'satanico' » scherzò la Deaver immaginando i soprannomi suoi e del suo uffici che presto o tardi avrebbe udito fra i sussurri degli studenti.
CITAZIONE
« Bene, grazie.
Ed a te come sembra stare dall' altra parte della barricata? »

Rise a quella frase dando le spalle ad Alex per posare il vaso sull'angolo destro della scrivania, accanto a una gabbia vuota che doveva ancora sistemare sulle mensole in alto.
« Non ho avuto ancora il piacere di esercitare il mio terribile potere! Cominciò Lunedì » rispose voltandosi verso di lui facendo un giro veloce su se stessa. Era felice? Oh si. Chissà perchè...
« Ho un pò di paura...» confessò di punto in bianco. Il padre di Annabell le aveva sempre insegnato di non mostrare mai agli altri le proprie paure ma...non riusciva a fingere con Alex. Non riusciva a essere la figlia perfetta degli Deaver come aveva fatto al Ghirigoro con quel Mago - Professore di Storia! -, ma poteva soltanto mostrare l'insicura e indecisa Annabell.
Quale sventura! Povero Mr. Kinght!

 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 14/10/2008, 18:07




Aveva paura. Sarebbe stato forse strano non averla o semplicemente era strano per una ragazza con una sensibilità come la sua non sentire la responsabilità addosso, la paura di sbagliare.
Sorrisi quindi, dolcemente. Un pò per darle conforto, un pò perché mi era venuto naturale.
Mi avvicinai alla finestra. Si vedeva il campo di Quidditch il lontananza da li.


« Passerà anche quella Annabel.
Ricordi ai GUFO la paura? Agli orali sopratutto?
Ed ai MAGO?
E' la stessa cosa, non è altro che l' ennesimo esame.
»

Ed ovviamente andava affrontato come al solito. Calma, il cuore in pace, la consapevolezza che tutto sarebbe andato bene.
Ed io ero sicuro che se era stata presa Annabel Deaver era una strega capace, molto capace.


 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 14/10/2008, 21:09




A quelle parole la giovane Professoressa sgranò lievemente gli Occhi della Predizione.
Non aveva abbassato lo sguardo su di lui da quando era entrato e adesso lo fissava come se fosse l'unica luce in una stanza buia. Intimidita ma calma per aver trovato quel piccolo tepore.
Sorrise con dolcezza scuotendo la chioma bionda piena di boccoli.
In fondo, l'intera vita era un Esame. Bisognava superare delle picocle prove e quella era un altro 'Compito in Classe'.
« Riesci sempre a calmarmi. » gli confidò voltandosi prima che lui potesse girarsi verso di lei. Era arrossita e anche se Alex faceva un pò di fatica a notare il colore rosso, l'espressione di Annabell era come un libro aperto.
Doveva lavorarci su effettivamente...
« Posso offrirti qualcosa da bere? Tè, Camomilla o un bel Whisky invecchiato di 12 anni? »
Bè...quello non era suo...era un regalo di suo padre. Lui e il vizio del brere...sapeva che Annabell non approvava quel genere di vita e l'alcool!
Ma forse Alex era diverso...
 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 15/10/2008, 18:04




Bere? Bé si, un thè andava più che bene a dirla tutta, visto che di alcolici non ero un amante. O meglio, non lo ero più Prima il vizio del goccetto l' avevo, nulla di grave, ma delle sere, con amici (se italiani esce meglio poi), seduti ad un tavolo a giocare a qualche stupido gioco da tavolo il gomito venne alzato troppe vole.
Ed ovviamente da quella sera bevvi pochissimo tutto ciò che bruciava la gola.

« Un thé andarà benissimo, grazie. »
Risposi alle parole di lei per poi riflettere un attimo. Era forse venuto il momento di darle o no? Forse meglio dopo, forse meglio davanti ad una tazza di thé caldo, che scaldava l' umore e l' animo.

« Stasera hai impegni? »
Ehi, non avevo detto di dirlo dopo? Perché allora quelle parole rano uscire sconsiderate dalla mia bocca? Cosa mi era saltato in mente?
Mi morsi il labbro, ma non lascia intravedere il disagio.
Dopotutto non era altro che un invito.


 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 19/10/2008, 11:36




La mano destra di Annabell si mosse di nuovo con la solita eleganza, silenziosa e delicata: due tazze di tè con cucchiaini e zuppiera cominciarono a levitare nella stanza.
« Intanto che il tè si prepara, accomodati pure Alex » disse mostrando con lo sguardo le poltrone in pelle nera davanti alla cattedra.
CITAZIONE
« Stasera hai impegni? »

Colpo al cuore.
Un battito irregolare poi tornò tutto come prima.
L'occhio d'argento e quello azzurro, si posarono sul viso del Mago.
Silenzio.
« Stasera? » ripetè distrattamente anche se aveva capito benissimo. Sollevò una mano e imprigionò un riccio dietro l'orecchio.
« Dovrei sbrigare alcune faccende ma...» guardò la sua scrivania da cui stardipavano pergamene e libri. « Ma posso aspettare...a patto che non si torni tardi! Domani è il mio grande giorno! »
Un appuntamento. Si tratava di un appuntamento di Alex.
Aveva accettato così velocemente che non se ne era resa nemmeno conto.


 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 19/10/2008, 17:04




Già, era il suo grande giorno. Domani iniziava un nuovo lavoro e di certo molto importante.
E per nessun motivo concepibile tale giorno doveva essere rovinato, sia da una sveglia tardiva oppure dal cattivo umore. Motivo per cui, non volendo recarle alcun danno, anuii, sorridendo.
Dopotutto non era nei miei programmi tornare tardi.


« Allora, notato cambiamenti rispetto ai nostri tempi oppure questa scuola è sempre uguale? »

Ovviamente lasciar scorrere appena il discorso dell'appuntamento era la cosa migliore. Perché nella mia mente si andava profilando un' idea alquanto malvagia, nel senso buono del termine, ovviamente.
Già, ero stato troppo colpito da quella ragazza per lasciarla sfuggire senza nemmeno provare.



 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 21/10/2008, 14:52




Si voltò verso il tè pronto nascondendo un piccolo sorriso sulle labbra rosee mentre il profumo della tisana cominciò a rendere quel luogo più rilassante e famigliare.
CITAZIONE
« Allora, notato cambiamenti rispetto ai nostri tempi oppure questa scuola è sempre uguale? »

« Non c'è più la puzza del Professor Markadetsh, adesso i Sotterranei sono più profumati! » esclamò ridendo compostamente
Chi era Mr. Markadesth? Alcuni anni fa era stato un insegnante di Hogwarts, precisamente di Pozioni..non aveva mai avuto una bella reputazione, soprattutto per il suo igene. Puzzava sempre di occhio di Drago fritti e Annabell, a quel tempo una sedicenne, non lo aveva mai amato particolarmente anche per il suo carattere burbero.
Lo aveva avuto anche Alex se non ricordava male.
« E' tutto come prima. » disse dolcemente porgendo ad Alex la tazza di tè. « E sono molto contenta che la mia Hogwarts sia rimasta come una volta. Sono inamorata di questo posto...per me è come se fosse....Casa»
Si sedette sulla poltrona affianco a quella di Alex, non le piaceva stare molto dietro una cattedra quando c'era un amico.
« A te come è sembrata? Sono 10 anni che non entri qui...»

 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 21/10/2008, 15:51




Ero ben lungi dal considerare realmente Hogwarts una "casa". Dopotutto era stata la mia scuola, certo, ma la mia famiglia era sempre stata più accogliente di quelle mura.
Tuttavia non potevo di certo negare un certo legame con quel castello. Le avventure e le cavolate fatte in quel posto probabilmente non le avrei mai e poi mai più rifatte.
Anche perché sono cresciuto e quindi dovevo attenermi, per quanto possibile, al comportamento che si addiceva alla mia età.
Per quanto ancora giovincello in mente potessi essere.


« Come prima.
Non è cambiata di una virgola ed è giusto che sia così.
»

Dissi prendendo la tazza e bevendo un sorso della beaanza. Ottima, non ne avevo il benché minimo dubbio.

« Dopotutto, Hogwarts è bella proprio perché è quella che è, no? »

Dissi sovrappensiero, pensando anche ai giorni di punizione trascorsi insieme al vecchio professore di Incantesimi per via della sua ignoranza su i problemi babbani.
Per una settimana credeva che io scherzassi quando dicevo che per me rosso e verde erano identici.
Fu quasi divertente a dire il vero.



 
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Annabell Deaver
CAT_IMG Posted on 21/10/2008, 17:16




CITAZIONE
« Dopotutto, Hogwarts è bella proprio perché è quella che è, no? »

« Già...» mormorò soffiando piano sul tè caldo e guardando gli occhi di Alex da lontano.
Hogwarts era bella perchè era così. Non si poteva descrivere quella sensazione di Legame.
Una piccola sfumatura color pesca comparve sulle guance pallide della Purosangue...stava pensando a qualcosa da dire. Forse a come dirla...oppure se dirla!
« Dove mi porti stasera, Corvonero? »
L'aveva detto!!! Aaaahh! Piccola Peccatrice!
E, intenzionalmente, aveva usato anche quell'appellativo come se fosse tornata indietro nel tempo.
Lui il Corvonero e lei la Grifondoro.
Buffo.
 
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Alex Knight
CAT_IMG Posted on 21/10/2008, 17:42




Dove portarla? Un sorriso spontaneo mi sfuggì dalle labbra nell' udire quella domanda. Di certo rispondere non sarebbe stato proprio la cosa migliore da fare, considerando la sorpresa.
No, non ero un amante degli appuntamento romantici stereotipati.
Amavo ciò che era particolare e se non era possibile, la particolarità la trovavo io.
E l' avevo trovata, come al solito.

« Troppo bello se te lo dicessi, vero Grifondoro?
Nah, dovrai aspettare.
»

Semplice e lineare, no? Ora aveva tutto il tempo che voleva, se voleva, di immaginarsi possibili scenari.
Tanto quello vero era solo uno, anzi, nemmeno troppo lontano.
Bevvi un altro sorso di thé e la fissai un attimo in viso.

« Altrimenti la sorpresa dove sta? »




 
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