| Merion salutò le ragazze appena entrate accennando un inchino, lanciò uno sguardo fugace alla porta della serra per controllare se stesse arrivando qualcun'altro. Nessuno in vista. Prese posto all'estremità del tavolo al centro della serra e sedette. -Credo che la lezione possa cominciare, oggi parleremo dell'Ocimum basilicum, meglio noto con il nome di basilico.- ancora una volta, come già aveva fatto nelle precedenti lezioni, schioccò le dita e una piantina di basilico dalle foglie verde smeraldo apparve sul tavolo - Il basilico è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae o Labiate, coltivata come pianta aromatica ed utilizzata in cucina per la realizzazione di svariati condimenti. Vive in zone della macchia mediterranea principalmente. In Francia è chiamato anche herbe royale, erba reale, o pistou. Il basilico è considerato a tutti gli effetti una pianta dalle proprietà medicinali e, secondo quanto sostenuto anche da Plinio il Vecchio in alcuni suoi scritti, sarebbero ad esso da attribuire poteri afrodisiaci. - accennò un sorriso nel pensare alla sua ultima affermazione, si alzò e cominciò a passeggiare attorno al tavolo riprendendo la spiegazione: -Il basilico è originario dell'Asia tropicale: probabilmente fu coltivato inizialmente in Iran o in India e giunse attraverso il Medio Oriente in Europa, particolarmente in Italia e nel sud della Francia attorno al XV secolo; successivamente, nel XVII secolo iniziò ad essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.
La sua etimologia deriva al termine di lingua greca βαζιλιχων: basilikon che sta per "pianta reale" da cui basileus che significa re in latino per la grande rilevanza conferita a questa erba. E' una pianta annuale le cui foglie arrivano a misurare i cinque centimetri di lunghezza e sono di un colore verde intenso, come potete vedere da questo esemplare. - disse indicando con la mano la pianta posta sul tavolo -I fiori, bilabiati, piccoli e bianchi hanno la corolla di cinque petali irregolari. Gli stami sono quattro e gialli. I fiori sono di piccola taglia e raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie. I semi sono fini, oblunghi e neri. Per crescere il basilico ha bisogno di clima mite e di zone soleggiate. Si raccoglie tra luglio e agosto. Gli antichi egizi utilizzavano il basilico per le offerte sacrificali. I Galli coltivavano il basilico a luglio/agosto finché è in fiore. I raccoglitori di questa pianta sacra dovevano sottoporsi a rigidi rituali di purificazione: lavarsi la mano con cui si doveva raccogliere nell'acqua di tre sorgenti diverse, rivestirsi di abiti puliti, tenersi a distanza dalle persone impuree non utilizzare attrezzi in metallo per tagliare i fusti. Il basilico era considerato una pianta sacra in quanto lo si riteneva capace di guarire le ferite, soprattutto quelle di archibugio; era quindi un ingrediente dell'acqua rossa vulneraria. Invece, nelle miniature medioevali, il basilico era simbolo di odio. Oltre che in cucina il basilico, anche se poco usato, è adoperato anche in medicina infatti le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare degli infusi che hanno azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica. Utilizzato contro l'indigestione e come vermifugo.-
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