| Un'altra giornata era trascorsa. Stressante e stancante, ma era la sua vita. Come al solito si smaterializzò nel suo appartamento a Londra, in cima al quel grattacielo, da cui, dalle finestre, poteva vedere una Londra illuminata e magica. Con un tonfo atterrò sul parquet del suo appartamento. Uno schiocco di dita, e mille candele si accesero per tutto il suo appartamento. Era il suo modo di rilassarsi, arrivare in casa e eclissarsi dal mondo, chiudersi in se stessa. Una scia luminosa di candela la conduceva al bagno, dove l'aspettava una grande vasca da bagno, colma di acqua calda e fumante. Si richiuse la porta alle spalle, spogliandosi di ogni abito, abbandonando il suo corpo nell'acqua calda. Un sospiro di sollievo. Era così bello lasciarsi andare... Scendeva lentamente con il corpo nella vasca, mentre lentamente si bagnavano i lunghi capelli castani, che in parte, galleggiavano sulla superficie dell'acqua, leggermente insaponata, ma abbastanza densa per coprire le forme della giovane preside. Appoggiò il capo sul bordo della vasca, fissando assente il soffitto con i chiari occhi verdi. Le pupille leggermente dilatate per la penobra provocata dalle candele che la circondava, il fiato leggero e lento, di chi era quasi in un'altra dimensione. Chiusa in quel suo piccolo paradiso, Blacky sperava che nessuno la disturbasse o la distogliesse da quel suo momento di relax, in cui sperava spesso in un giorno, lontano o vicino, in cui non sarebbe più stata sola, in cui avrebbe qualcuno che l'avrebbe accolta al suo ritorno. Lei, che quel desiderio lo aveva avuto fin da piccola, da quando aveva imparato a cavarsela da sola, quando tutti avevano voluto che una bambina diventasse adulta troppo presto. Responsabilità e predestinazioni. Lei, quella bambina prodigio, che strappata dai suoi genitori, era stata addestrata fin da 7 anni. Poi scaraventata nella realtà di Hogwarts, era stata sempre solitaria, sopratutto inizialmente, per poi iniziare ad interpretare quella parte che fino ad ora, molte volte, aveva dovuto continuare ad interpretare.
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